22 maggio 2025, il giorno di una sentenza storica per le famiglie arcobaleno

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Ieri la Corte costituzionale ha emesso una sentenza storica, dichiarando che i bambini con due madri nati tramite PMA devono essere riconosciuti come figli di entrambe.

La mancanza di riconoscimento, negli ultimi anni, aveva creato un grande vuoto di tutele per bambine e bambini che esistono, che vanno a scuola, che necessitano di diritti.

L’accesso alla PMA, la Procreazione Medicalmente Assistita, in Italia è concessa solo alle coppie eterosessuali, mentre le coppie dello stesso sesso ne ricorrono andando all’estero. Poi tornano in Italia chiedendo di registrare all’anagrafe i propri figli e figlie, affinché il loro nucleo familiare risulti giuridicamente riconosciuto.

In realtà, nel nostro Paese, l’unico genitore riconosciuto è sempre stato quello biologico, mentre l’altro è sempre stato considerato un estraneo, nonostante abbia firmato il consenso informato per far nascere quel bambino o quella bambina, assumendosene le responsabilità. Questo significa che, finora, le mamme non biologiche avevano bisogno di una delega per poter fare cose abbastanza elementari come, per esempio, andare a prendere i propri figli a scuola.

Secondo la Corte costituzionale è illegittimo il non riconoscimento come “genitrice” la mamma non biologica dei figli di coppie di due donne. La normativa vigente di non riconoscimento lede i diritti di chi nasce, che non si vede riconosciuto come figlio o figlia, e “il diritto all’identità personale del minore” che deve essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni.

Con la sentenza n. 68/2025 pubblicata ieri, spiega l’associazione Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+, “la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto di riconoscere, come figli di due madri e non solo della donna partoriente, i bambini nati in Italia e concepiti all’estero da due donne tramite fecondazione eterologa. Addio, quindi, da oggi, per tutte le coppie di donne, alle adozioni in casi particolari”.

Vincenzo Miri, avvocato che ha seguito le due donne che hanno sollevato il caso finito davanti alla Consulta e presidente di Rete Lenford ha dichiarato: “Da oggi la Costituzione riconosce che esistono famiglie con due madri”.

Siamo davanti a una sentenza storica, che avrà effetti immediati in tutta Italia: perché non possono più esistere famiglie di serie A e famiglie di serie B.

Articolo a cura di Flaminia Antonelli

Immagine di copertina via famigliearcobaleno.org

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