West Side Story al Teatro Sistina di Roma
È tornata in scena la celebre rivisitazione musicale di Romeo e Giulietta, per l’occasione adattata e diretta da Massimo Romeo Piparo. Dopo 68 anni dalla prima a Washington, capiamo cosa continua a decretarne il successo di pubblico.
Classico del teatro statunitense, West Side Story copre le vicende di due ragazzi innamorati, Tony e Maria, rispettivamente ex membro dei Jets e sorella del leader degli Sharks, due bande rivali di Manhattan. Storia d’amore impossibile tra adolescenti ma inserito in questioni sociali che lasciano intravedere le difficoltà che la coppia incontra anche al di fuori della rivalità tra gang.
Upper West Side
Sia i Jets, composta da ragazzi bianchi, che gli Sharks, banda di immigrati portoricani, si contendono l’Upper West Side, quartiere che si caratterizzava come multietnico e operaio negli anni ‘50, ovvero gli anni in cui si svolge West Side Story.
Un’ambientazione dalle forti connotazioni sociali che non sono dimenticate dal testo né dalla messa in scena. La scenografia fissa costituita dalle tipiche muraglie di palazzi con finestre senza balcone, l’insegna in stile neon con il nome dello spettacolo presente a sipario aperto quando il pubblico entra in sala, e la gabbia di metallo usata in alcune scene chiave, sottolineano con forza l’atmosfera da colletti blu dell’opera, così come la scelta dei costumi dei Jets, composti da jeans e varsity jacket.
Con gli adulti fuori dalle scene, tranne per gli agenti di polizia che cercano di cogliere in flagrante le due bande, la violenza giovanile si inserisce come sintomo delle difficoltà di un periodo storico dove gli adolescenti, “novità” di quegli anni, si trovano senza figure di riferimento adulte in grado di comprenderli e vivono in un mondo a parte con le sue specifiche regole.
Però i Jets non sono solo adolescenti di ambienti disagiati che diventano criminali perché abbandonati dalla società. Tra le varie canzoni dello spettacolo, una delle più famose è Gee, Officier Krupke, adattata in italiano, come tutti i brani, per la messa in scena italiana, ed è un pezzo comico dove i ragazzi fanno finta di parlare con Krupke, il poliziotto che dà loro la caccia, e con il giudice dopo che Krupke li ha arrestati, ripetendo i vari stereotipi sull’adolescenza che agli adulti piace sentire.
Dicono dei genitori tossicodipendenti e alcolisti, di un’infanzia difficile e delle cure psicologiche che gli vengono prescritte ma che non portano a nessun risultato. I Jets sono consapevoli delle difficoltà familiari e sociali che vivono, ma sono anche consapevoli che gli adulti non potranno capirli: gli adolescenti sono una nuova classe che si sta ritagliando il suo spazio e le sue usanze da outsider nell’America del boom economico. Proprio come i portoricani Sharks.
America
Anche gli Sharks sono una banda di outsider. Portoricani capeggiati da Bernardo, vivono le difficoltà che comporta lo statuto di immigrato in suolo statunitense. Divisi tra le speranze del sogno americano e le difficoltà che vivono quotidianamente (il razzismo, la povertà), gli Sharks non possono fare altro che adattarsi alla loro nuova vita americana portando con loro tutto il bagaglio culturale portoricano.
L’America, terra delle opportunità, comincia a mescolarsi con le culture di chi viene da fuori per costruirsi un futuro diverso. E nella famosa canzone America, che vede protagonista Anita, la fidanzata del leader degli Sharks, Bernardo, la cultura ispanoamericana comincia a farsi strada negli Stati Uniti. La canzone infatti è un elogio all’America, ma cantata su una base musicale dallo stile ispanico.
Un amore negli Stati Uniti che verranno
Senza dubbio West Side Story è una storia d’amore. Ma l’interesse che continua a suscitare nel pubblico è legato anche alla particolare costellazione in cui si inseriscono Tony e Maria. Una costellazione che sono gli Stati Uniti in cambiamento culturale, dove l’amore osteggiato tra un futuro colletto blu e un’immigrata portoricana è l’immagine dell’America multiculturale che lentamente si stava imponendo.
Prossime date
- 27 agosto 2025 CATONA (RC) Arena Alberto Neri
- 30 agosto 2025 LECCE Cave del Duca
- 13 settembre 2025 MACERATA Sferisterio
- 19 e 20 settembre 2025 TAORMINA Teatro Antico
- 4 ottobre 2025 VERONA Teatro Romano
West Side Story
basato su un’idea di Jerome Robbins
Libretto di Arthur Laurents
Musica di Leonard Bernstein
Liriche di Stephen Sondheim
Originariamente diretto e coreografato da Jerome Robbins
Coreografie Billy Mitchell
Direzione Musicale Emanuele Friello
Regia e adattamento italiano di Massimo Romeo Piparo
Articolo a cura di Davide Paolacci
Immagine di copertina via ilsistina.it – Credits foto Gianluca Sarago