FOTOGRAFIS: dagli esordi al dopoguerra

Tempo di lettura 3 minuti

Un secolo di fotografia in 150 scatti, in mostra a Reggio Emilia

di Silvia Cresci

fonte immagine: cittadarte.emilia-romagna.it

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Il Selbstporträt di Herbert Bayer, del 1932, è uno dei 150 scatti esposti in questi giorni al Palazzo Magnani di Reggio Emilia, per una mostra dedicata alla collezione FOTOGRAFIS di Bank Austria.

Un secolo di grande fotografia è quello a cui rimanda lo stesso titolo dell’esposizione, cento anni a cavallo di due secoli, l’Ottocento e il Novecento, che hanno visto in azione fotografi come Nadar, Bertall, Julia Margaret Cameron, Edward Steichen, Heinrich Kühn, Man Ray, László MoholyNagy, Paul Strand, André Kertész, insieme a molti altri nomi meno noti che, tra l’Europa e gli Stati Uniti, hanno segnato la storia della fotografia.

La collezione FOTOGRAFIS, a cui appartengono le fotografie esposte a Reggio Emilia, è conservata attualmente al Museo di Arte Moderna di Salisburgo e consiste in una cospicua raccolta costituita da centinaia di scatti, più di 600 in tutto, che coprono un vasto arco temporale, dalle origini della fotografia agli anni ’70 del secolo scorso. Fu allora, infatti, che la collezione andò a costituirsi su iniziativa di Anna Auer, Werner Mraz e Ivo Staněk, con l’intenzione di guardare non solo al passato ma anche al presente e al futuro del linguaggio fotografico, con i suoi nuovi interpreti.

In più di cento anni di storia della fotografia si attraversano diverse correnti, dalle primissime foto di viaggio, i ritratti e gli scatti aventi finalità scientifiche, passando per la fase del pittorialismo, quando i fotografi ci tenevano a evidenziare il lato artistico del loro lavoro, o per quella della cosiddetta “Nuova Visione”, sviluppatasi a partire dagli anni ’20 del Novecento. In questo percorso cronologico si prosegue dunque con la fotografia surrealista, fino a toccare le avanguardie e gli anni del secondo dopoguerra, quando troviamo al lavoro un grande maestro come il francese Henri Cartier-Bresson, figura chiave nella nascita del fotogiornalismo, a cui è stato riservato il dovuto spazio nell’ambito della mostra.

Se guardiamo invece all’Italia, uno dei migliori rappresentanti di un nuovo modo di intendere la fotografia tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento è Mario Giacomelli, con le sue foto in bianco e nero che immortalano, con una sensibilità peculiare del suo personalissimo stile, i paesaggi e la società del sud del nostro Paese.

fonte immagine: iltaccodibacco.it

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Un secolo di grande fotografia è uno degli eventi che rientrano nella rassegna Fotografia Europea 2014, una manifestazione che si tiene a Reggio Emilia dal 2006 e che quest’anno si concentra, con mostre, conferenze, incontri e tanti altri eventi che andranno avanti fino al mese di giugno, sul tema del Vedere.

Un secolo di grande fotografia

I capolavori FOTOGRAFIS Bank Austria Unicredit Collection
Reggio Emilia, Palazzo Magnani
Dal 2 maggio al 13 luglio 2014
Orari: dal 3 maggio al 15 giugno: 10.00 – 13.00 (martedì-giovedì); 16.00 – 19.00 (venerdì-domenica); dal 17 giugno al 13 luglio: 16.00 – 23.00 (martedì-domenica)
Biglietto:9 € (intero); 7 € (ridotto)

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