Volley: Perugia si arrende, scudetto a Macerata
La Lube vince 3-1 la serie contro la Sir Safety e conquista il terzo titolo della sua storia. Ravenna in Europa
di Gabriele Farina
su Twitter @Gabri3_0
Ha vinto la squadra più esperta. La Lube Macerata ha conquistato una serie stellare contro la sorprendente Sir Safety Perugia, laureandosi campione per la terza volta della sua storia. Dopo due gare in totale equilibrio, la squadra allenata da Giuliani ha piazzato l’allungo decisivo.
Al PalaBaldinelli di Osimo i marchigiani hanno sofferto fino all’ultimo prima di conquistare l’incontro per 3 set a 0 (doppio 25-23 e 25-20). La vera impresa è stata al PalaEvangelisti di Perugia. Spinti da un pubblico calorosissimo, gli umbri sono subito riusciti a conquistare il primo parziale: un set (chiuso 25-22) che è stato in discussione solo nelle battute finali, dopo che i padroni di casa erano stati in vantaggio anche di cinque punti per lunghi tratti (dall’8-3 al 21-16).
Gli ospiti pian piano si scuotono e iniziano a cambiare marcia. Più efficacia in attacco, ma soprattutto più attenzione in ricezione, grazie a un super Hubert Henno. Il libero francese ha l’esperienza di un trentasettenne, ma i riflessi di un giovanissimo e riesce ad arginare le bordate di Aleksandar Atanasijevic. Il talento serbo è stato una spina costante in battuta, però è riuscito a mettere a terra solo un ace e ventiquattro palloni in totale (con il 38% in attacco). Meglio ha fatto Ivan Zaytsev dall’altra parte della rete: diciotto punti con il 48% dei palloni messi a segno in fase di costruzione, con la positiva regia di Michele Baranowicz, ex Casa Modena.
La sfida, se possibile, è salita ancora più d’intensità. Gli ospiti sono riusciti a portarsi 2-1 avanti. Una squadra “normale” farebbe fatica a tener testa, ma questa Perugia di normale ha ben poco. La sorpresa della stagione ha regalato le ultime emozioni ai suoi tifosi. Una maratona di emozioni, con i padroni di casa a spingere spingono punto a punto sino al 21-19 (complici gli ennesimi bolidi di Atanasijevic) e i marchigiani che non cedevano di un millimetro. I ragazzi di Giuliani hanno sciupato tre palloni per lo scudetto, gli umbri hanno avuto due occasioni per conquistare il quinto set e poi chissà cosa sarebbe successo. Ha deciso Henno con tre salvataggi, uno più spettacolare dell’altro, che ha spalancato le porte per l’impressionante muro di Marko Podrascanin (terzo nella gara): 35-33 e titolo per i marchigiani, dopo una maratona di 45 minuti.
“Lo scudetto è il traguardo che volevamo di più – ha affermato Alberto Giuliani, tecnico di Macerata – e lo abbiamo vinto con il contributo di tutti. Dopo le brutte sconfitte in Champions League e Coppa Italia siamo rimasti tutti uniti tirando fuori tutto quello che avevamo dentro, per riuscire a centrare questo traguardo fantastico”.
“È una grande vittoria – ha aggiunto Henno, tra i migliori in campo – perché è arrivata contro un grande avversario e davanti ad un pubblico meraviglioso. È la nostra festa ed anche la festa della pallavolo in un clima, dopo le ultime polemiche, di grande fair play. È uno scudetto strameritato”.
“Abbiamo cercato in ogni modo di vincere – ha replicato Slobodan Kovac, allenatore della rivelazione Perugia – I ragazzi hanno dato tutto davanti ad un pubblico meraviglioso. Certo, adesso c’è un po’ di rammarico, ma sono contento di come i miei giocatori hanno giocato. È stata per noi una grande stagione e ringrazio davvero tutti”.
Ravenna, colpo europeo – Lo spettacolo non è mancato anche nella sfida per il quinto posto che vale la Challenge Cup. La Cmc Ravenna di Marco Bonitta ha espugnato il Pala Bre Banca di Cuneo, raggiungendo un traguardo forse inatteso. I romagnoli erano partiti con la nona testa di serie e in semifinale avevano estromesso dalla corsa una Modena costretta a schierare le seconde linee per le convocazioni delle nazionali.
I piemontesi (sesti in stagione regolare dopo il sorpasso subito proprio dagli emiliani) sono partiti con il freno a mano tirato, hanno perso i primi due parziali (a 23 e 22), poi è iniziata la scossa. Un imperioso terzo parziale (chiuso a 18) e un più sofferto quarto, in cui la squadra di Piazza ha recuperato cinque punti di svantaggio (16-21) per chiudere 25-23, con un parziale di 9-2. La logica vorrebbe che Cuneo vincesse di slancio il quarto e così sembrava, con i padroni di casa avanti anche 12-9, prima della riscossa del sestetto ravennate: 14-16 e piazzamento europeo per la formazione di Bonitta.
“Siamo davvero contenti – ha affermato Stefano Mengozzi, centrale ravennate autore di 16 punti – ci tenevamo davvero molto a questo risultato. Abbiamo dimostrato di volere la vittoria fin dall’inizio. Peccato nel terzo e quarto set. Questa partita l’abbiamo persa e rivinta. Sotto 14-10 non ci speravamo più, ma poi l’abbiamo chiusa a nostro favore”.
“Pensavamo di perdere tre a uno – ha aggiunto Manuel Coscione, alzatore di Cuneo – poi abbiamo avuto una bella reazione di forza e carattere, raggiungendo il tiebreak. Loro sono stati bravi a conquistare la partita”. Per i piemontesi, sfumata l’Europa, c’è la questione del futuro. Valter Lannutti ha lasciato la presidenza dopo undici anni. C’è sempre l’ipotesi Torino per la società, un’idea per cui i tifosi hanno già manifestato la loro contrarietà.
Trento, parte oggi la sfida mondiale – La Diatec vuole riprendersi lo scettro. Una wild card ha consentito di avere un accesso alla squadra più vincente del Mondiale per club. L’edizione 2014 si tiene a Belo Horizonte, Brasile. Oggi, 5 maggio, esordio alle 22 contro l’Al-Rayyan. Il 7 maggio c’è l’UPCN (alle 19) prima della chiusura giovedì 8 contro l’Esperance Tunis (di nuovo alle 22). Semifinali il 9 e il 10, finale sabato 10 a mezzanotte.
2 risposte
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[…] tre set a zero (25-19 25-22 25-23). Nessun’omonimia: è lo stesso tecnico che ha guidato Perugia alla prima storica finale scudetto contro Macerata. Grande prova corale di Jiri Kovar e compagni: il miglior realizzatore è stato lo schiacciatore […]