Zurbarán a Ferrara
Inaugurata il 14 settembre, la prima monografica in Italia sul “Caravaggio spagnolo”
di Silvia Cresci
È questa la prima volta che in Italia si decide di dedicare un’esposizione monografica al pittore Francisco de Zurbarán, definito dai critici come il “Caravaggio spagnolo”.
La mostra Zurbarán (1598 – 1664) è ospitata nella storica sede del Palazzo dei Diamanti di Ferrara e resterà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2014. Vissuto nel Siglo de Oro, in quegli anni che videro fiorire il barocco spagnolo, Zurbarán ne fu uno dei migliori esponenti, anche se meno conosciuto rispetto ad alcuni suoi colleghi più illustri come Velázquez e Murillo.
Apprezzato principalmente per i soggetti religiosi, che prevalgono nei suoi dipinti, Zurbarán è presente con le sue opere in diversi musei europei e americani, ampiamente coinvolti nella realizzazione della mostra ferrarese più attesa di questo autunno. Il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Nacional Gallery di Londra, il Cincinnati Art Museum sono solo alcuni dei prestatori, ai quali si affiancano inoltre numerose collezioni private, tra cui la collezione Inna Bazhenova di Mosca e la Arango di Madrid.
49 sono le opere riunite ed allestite in 12 sale del Palazzo, a ciascuna delle quali è stato dato un titolo che rimanda a un periodo specifico della carriera dell’artista, da I primi grandi incarichi fino agli ultimi anni a Madrid.
Il tenebrismo, che caratterizzò un’intera fase della carriera di Zurbarán e che gli valse l’accostamento a Caravaggio, è ampiamente rappresentato da diverse opere, tra cui quelle a soggetto religioso, come il San Francesco d’Assisi nella sua tomba, datato agli anni compresi tra il 1630 e il 1634 ed esposto nell’ampia sezione dedicata a Visioni ed estasi.
Del resto, in quest’esposizione, si è tenuto conto dell’intero operato di Zurbarán, dagli esordi, quando realizzò oli su tela di straordinaria bellezza, come La visione di San Pietro Nolasco (1629) e il San Serapio (1628), fino alle opere più tarde, quelle che risalgono a qualche anno prima della morte, come L’immacolata concezione bambina (1656) e la Madonna col bambino e San Giovannino (1662).
Nel mezzo si collocano invece i dipinti realizzati dall’artista appositamente per le colonie spagnole del Nuovo Mondo, a cui si è voluta dedicare una sezione apposita della mostra. Si tratta per la maggior parte di raffigurazioni di santi, come San Michele (1645-50) e Sant’Ursula (1635).
Zurbarán (1598 – 1664)
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
Dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014
Orari: 9.00 – 19.00 tutti i giorni
Biglietto: 10 € (intero); 8,50 € (ridotto)