Leggendo e Condividendo: aNobii
L’incontro ravvicinato con il padre del social network dedicato ai libri: Greg Sung
di Caterina Mirijello
Mai epilogo più consono e entusiasmante per la fiera dei libri di Roma, Più Libri Più Liberi 2012, che quello proposto in questa edizione da poco conclusasi con l’incontro con il padre della community aNobii: Greg Sung.
Il giovane ingegnere, accompagnato dai suoi collaboratori più intimi, espone in maniera chiara e coincisa la genesi di questa avventura. Con l’aiuto della giornalista Carlotta Mismetti Capua, racconta al pubblico come ha concepito l’idea che consente oggi a milioni di utenti di scambiare informazioni e condividere contenuti relativi ai libri da loro letti.
Circa dieci anni fa, Greg Sung, acquistò un libro: Gonzo Marketing e dopo averlo letto cercò nella sua città, Hong Kong, qualcuno che condividesse i suoi interessi e con cui poter scambiare idee riguardo questa lettura.
Strano a dirlo ma vero, dieci anni fa ancora non esisteva l’idea dei social network, o meglio non come la si intende oggi. Grazie all’aiuto di un piccolo gruppo di amici mette su questa community di lettori il cui scopo avrebbe dovuto essere lo scambio di informazioni, critiche e contenuti.
L’idea, da hobby si è trasformata in attività, e dopo aver risolto piccoli problemi pratici di impostazione delle informazioni, oggi aNobii accoglie numerosi utenti che recensiscono, condividono opinioni e suggeriscono letture.
Inoltre, la community possiede un algoritmo in grado di associare gli utenti secondo il gradimento che questi ultimi esprimono riguardo le loro letture e le categorie verso cui maggiormente si indirizzano.
Giovane, intraprendente e solare, Greg Sung non esita a riconoscere le piccole imperfezioni che il sistema ancora possiede, ma il suo sguardo tranquillo rassicura il pubblico manifestando anche il desiderio di offrire maggiori possibilità di condivisione e di contents share gratuito.
Ad oggi, la community mette a disposizione una quantità di ebook gratuiti non indifferente, si parla di circa 30,000 libri in inglese, il sogno sarebbe espandersi verso tutte le lingue fino a includere anche l’italiano.
Più libri e più contenuti liberi per tutti.