Volley: Nazionali azzurre tra World League, Giochi del Mediterraneo e Under 20
Per l’Italia solo due punti contro l’Iran di Velasco. In Turchia strapotere azzurro, mentre la selezione giovanile è arrivata quarta in Repubblica Ceca
di Gabriele Farina
@Gabri3_0

(fonte immagine: Fivb)
L’Italia si avvicina alle Final Six di World League. Tutto come da copione? Non esattamente. La squadra di Berruto ha concesso quattro dei sei punti in palio all’Iran di Velasco e deve ringraziare Cuba, che ha ottenuto il primo successo nel gruppo B, imponendo uno stop – anche quello inatteso alla vigilia – contro la Russia.
Ritorno trionfale a Modena – Quattro scudetti consecutivi con giocatori del calibro di Cantagalli, Bernardi, Lucchetta e Vullo. È stato questo l’esordio di Julio Velasco ai piedi della Ghirlandina, in cui era giunto nel lontano 1985. Ventotto anni dopo, l’allenatore vi è tornato da avversario della Nazionale, con cui aveva vinto praticamente tutto, Olimpiadi escluse. Il “suo” Iran aveva già ottenuto la prima, storica vittoria contro la Serbia nel turno precedente (3-2), ma il 28 giugno è stata festa completa.
Gli asiatici hanno giocato con il fuoco dentro, sfruttando bene il servizio (9 ace a 2) e variando molto spesso le opzioni di attacco. L’Italia, che ha tenuto fuori a lungo Zaytsev (17 punti in due set) per un problema al ginocchio, ha faticato con i primi tempi, trovando una parziale quadratura del cerchio solo a muro (11 a 6). Sotto due set, lo “zar” ha portato alla vittoria del terzo con il suo ingresso. Combattuto il quarto, deciso solo ai vantaggi (30-32), nonostante l’Italia conducesse per 23-20.
Riscossa (con brivido) a Sassari – Se la gara del PalaPanini poteva far pensare a una sorpresa, la partita in Sardegna è stata una conferma, almeno per quanto riguarda l’Iran. Sotto di due set (25-22 25-20), i ragazzi di Velasco non si sono minimamente scomposti e hanno acciuffato il tie-break con lo stesso stile di gioco che aveva messo in difficoltà gli azzurri appena due giorni prima. Stavolta, però, è cambiato il finale. Non perché gli avversari abbiano ceduto, quanto perché è salito il livello degli italiani, condotti sempre da Zaytsev (18 punti), con l’aiuto di Parodi (15) e da capitan Savani (14). In notevole crescita il neogialloblù Beretta (11) dopo la prova incolore di Modena.
Il prossimo weekend si chiude in Serbia: all’Italia, prima nel girone a quota 17, potrebbe bastare uno dei sei punti in palio, ma per i quattro impegni che attendono la Germania, undici punti in classifica, non c’è da essere certi. Stankovic e compagni (12 lunghezze), tre punti nella sfida interna proprio contro i tedeschi, hanno invece bisogno di due successi pieni per operare il sorpasso in un gioco a quattro che vede la Russia (16 punti) impegnata sul parquet della Germania, ancora in corsa perché avrà poi due sfide conclusive contro l’Iran, già fuori con 7 punti.
La Turchia si tinge d’azzurro – L’Italvolley può sorridere anche ai Giochi del Mediterraneo, grazie a due successi delle selezioni maschile e femminile.
Partiamo dalle ragazze di Mencarelli, che hanno battuto nella finalissima le padrone di casa, allenate da un’altra vecchia conoscenza della pallavolo italiana: Massimo Barbolini. Il tecnico modenese sino allo scorso inverno sedeva sulla panchina azzurra, poi è stato scelto dalla nazionale euro-asiatica. Vinto il primo set, la sua squadra ha poi subito una rimonta da Lucia Bosetti (20 punti per lei) e compagne, in un incontro molto combattuto, deciso solo sul fil di lana. Molto bene i fondamentali del muro e della difesa.
Passiamo dunque ai ragazzi di Andrea Giani, che in gialloblù ha vissuto anni indimenticabili come giocatori e ha iniziato la sua carriera di allenatore. Contro la Tunisia la sua squadra ha sofferto, è andata sotto, ha iniziato a condurre, è stata ripresa, sino al liberatorio 15-13 del tie-break. Decisivi Lanza (29 punti), Dolfo (21) e Sabbi (12). Bene anche Falaschi in cabina di regia, non solo per i quattro punti realizzati.
Brno agrodolce – Solo un quarto posto, invece, per l’Italia nei Mondiali Under 20 femminile. Un secco 0-3 contro il Brasile, addolcito soltanto dai 17 punti di Elena Perinelli, nuovo acquisto della L•J Volley. Il successo è andato alla Cina, che ha sconfitto all’ultimo atto il Giappone dopo che quest’ultimo aveva estromesso le azzurre dalla finale.