Formula1: ecco la nuova Ferrari F138
Presentata a Maranello la nuova monoposto che punta a conquistare il titolo piloti e costruttori. Tanti affinamenti e novità ancora nascoste
di Flavio Atzori (@Flavio38_1984)
Come ogni anno è la più attesa e quella che desta più curiosità, soprattutto per gli appassionati italiani. D’altro canto, la Ferrari è l’unica scuderia ad aver partecipato a tutti i campionati del mondo da quando esiste il mondiale di Formula 1.
F138 la sua sigla, in riferimento all’anno di produzione e all’ultima stagione dei propulsori V8 da 2.4 litri. Una presentazione in grande stile come consuetudine, all’interno del quartier generale di Maranello. Presenti tutti i vertici, da Montezemolo, a Domenicali, passando per Marchionne.
VANITY PANEL PRESENTE – Ad un primo sguardo si nota chiaramente una parentela, una linea di continuità con la F2012 che ha conteso il titolo mondiale fino all’ultima gara a Sebastian Vettel e alla Red Bull. Spicca immediatamente il muso della vettura, dotato del famoso “vanity Panel” che rende la linea più filante. Ciò che si percepisce è però un’altezza maggiore da terra. La volontà è stata quella di avere un passaggio, una “bocca” dove poter incanalare ancora più aria per farla convogliare, attraverso la scocca, verso il diffusore, indirizzati dai piloni a sostegno dell’ala anteriore. Grande cura è stata data ai particolari: proprio sulla punta del muso c’è un raccordo che dovrebbe favorire l’incanalamento dell’aria.
LAVORO SU PULL-ROD E PANCE – Il gruppo di lavoro capitanato da Simone Resta ha però posto l’attenzione ed il lavoro su due punti-chiave della vettura: l’evoluzione dello schema delle sospensioni anteriori pull-rod e l’aerodinamica del retrotreno, con un lavoro specifico sulle pance. Per quanto concerne la sospensione anteriore, si è cercato un affinamento del posizionamento: i bracci dei doppi triangoli sono ora più vicini, ed in questo modo, il braccio inferiore potrebbe essere alzato ulteriormente, per una maggiore pulizia aerodinamica. Le barre di torsione inoltre, sono ora registrabili dalla parte anteriore della scocca, con un guadagno molto importante in termini di tempo nelle regolazioni.
Per quanto concerne le pance, la F2012 aveva i radiatori posti in posizione verticale per poter confluire un maggior quantitativo d’aria. Il problema però era un bloccaggio aerodinamico che penalizzava la vettura. Si è quindi deciso di tornare ai radiatori inclinati, con il risultato di avere ora delle fiancate più snelle e rastremate, ed una migliore fluidodinamica all’interno delle pance stesse.
SCARICHI: STEP UNO – Il fatto che questa F138 è solamente al primo step di sviluppo e ben evidente dagli scarichi, ancora in versione standard. Ovviamente il loro posizionamento è atto a favorire ed estremizzare l’effetto Coanda, con il soffiaggio dei flussi verso il piede della ruota posteriore, ma da Maranello fanno sapere che durante i test verrà sperimentata una soluzione più estrema.
Totalmente nuova anche la sospensione posteriore, che riprende l’idea della Red Bull di Newey: il braccio posteriore inferiore e quello di convergenza sono carenati in un profilo alare unico che contiene anche il semiasse. Il lavoro, concentrato ovviamente per una migliore efficienza aerodinamica, non ha però distolto l’attenzione da una volontà di mantenere intatta la rigidezza del retrotreno. I nuovi ancoraggi infatti hanno permesso una nuova distribuzione delle forze in atto, e conseguentemente si è potuto fare a meno di due tiranti di irrigidimento, presenti sulla F2012.
Sempre al posteriore, si nota come le frange ora sono a tutta altezza nella parte più esterna delle paratie. Questo, ipotizziamo, è sicuramente un nuovo punto nodale di ricerca da parte di Maranello.
DRS EVOLUTO? – Secondo i ben informati la Ferrari avrebbe sviluppato anche un interessante sistema di stallo dell’ala posteriore. I risultati al simulatore sarebbero decisamente confortanti, ed è per questo che nutrirà grande importanza il quarto giorno di test a Jerez, quando sulla F138 salirà il collaudatore del simulatore Pedro de La Rosa, in grado di poter effettuare un raffronto tra i dati virtuali e quelli reali dati dalla pista.
Capitolo cestelli: in Ferrari si è voluto seguire la strada intrapresa dalla McLaren, sperimentando dei cestelli con feritoia regolabile per regolare la temperatura delle gomme che scaldano i cerchi, per cercare di mantenere al meglio gli pneumatici in un range di esercizio ideale.
Queste le maggiori novità della F138. L’obiettivo dichiarato da Stefano Domenicali è quello di presentarsi a Melbourne per il Gp d’Australia con una estrema competitività. Dopo la F150 Italia fin troppo tradizionale, ed una F2012 fin troppo estrema – tanto da creare molti grattacapi – che la F138 sia finalmente la giusta declinazione per una vettura vincente fin da subito? Non resta che attendere il prossimo 17 marzo per il via della prima gara della stagione.
Una risposta
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