Formula 1, il 2015 sarà l’anno della svolta?
In Qatar il consiglio mondiale della FIA lo scorso 3 dicembre ha annunciato importanti novità in previsione delle prossime stagioni di Formula 1: dall’incidente di Jules Bianchi al caso Verstappen e alla Virtual Safety Car
In previsione della stagione 2015 e di quelle a venire, lo scorso 3 dicembre il consiglio mondiale della Formula 1 si è riunito a Doha, in Qatar, per discutere di nuove regole e di come affrontare le questioni più delicate.
Nell’ordine del giorno la questione più interessante e che ha creato non poche polemiche nel Circus è stata quella relativa a Max Verstappen. Il figlio dell’ex pilota olandese sarà il primo a guidare una F1 a meno di 18 anni. La FIA ha concesso alla Toro Rosso di far correre Verstappen, ma ha anche deciso che dal 2016 non saranno più ammessi minorenni. In pratica per poter gareggiare in Formula 1, oltre ad essere maggiorenne, un pilota dovrà avere la patente ed essere a conoscenza del Regolamento sportivo.
A Doha si è discusso anche dell’introduzione della Virtual Safety Car (VSC), già testata negli ultimi due gran premi della stagione e che diverrà effettiva a partire dalla prima corsa del 2015, prevista per il 15 marzo in Australia. Il sistema VSC sarà utilizzato qualora le doppie bandiere gialle verranno sventolate in un punto qualsiasi della pista dove piloti o commissari di gara sono in pericolo, ma solo se l’utilizzo della vettura della Safety Car non sia necessario.
È stato inoltre formalizzato il calendario del nuovo anno, che prevede ben 21 Gran Premi con il probabile ritorno in Corea del Sud. Come sempre l’apertura sarà sul circuito di Melbourne in Australia il 15 marzo, mentre la chiusura è prevista per il 23 novembre 2015 nella spettacolare cornice dello Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.
Infine, il caso Jules Bianchi: la super commissione presieduta da Peter Wright, capo della commissione sicurezza, e di cui fanno parte Ross Brawn, Stefano Domenicali, Emerson Fittipaldi ed Alex Wurz, insieme ad altre figure di spicco del mondo dell’Endurance e della FIA, ha assolto Charlie Whiting per quanto occorso al giovane pilota francese lo scorso 5 ottobre nel Gran Premio del Giappone.
La colpa dell’incidente è stata data a Bianchi, reo di non aver rallentato abbastanza nonostante le bandiere gialle, ed alla sua vettura, la Marussia. La scuderia russa (che nel frattempo ha dichiarato bancarotta e sarà battuta all’asta il prossimo 16 dicembre) sarebbe stata rea di aver dotato la sua macchina di un sistema di assistenza posteriore alla frenata brake-by-wire non conforme al FailSafe diffuso dalla FIA. Un comando quest’ultimo che in caso di contemporanea frenata e accelerazione, bypassa il comando di accelerazione e taglia di netto la potenza della vettura. Pare che il sistema presente sulla vettura di Bianchi invece di favorire questo comportamento lo abbia inibito. Secondo la commissione Whiting ha applicato appieno il regolamento in merito all’incidente precedente, quello di Adrian Sutil. Sta di fatto che in una situazione già abbastanza imbarazzante per la Formula 1, c’è un pilota accusato che essendo in coma non può certo difendersi ed è assurdo che la presenza della gru di recupero, elemento cardine e focale dell’incidente di Bianchi, non venga mai messa in discussione né menzionata.
Un capitolo a parte lo merita la Caterham, alla quale la FIA, per impedirne la scomparsa dallo schieramento di partenza del 2015, ha permesso alla scuderia anglo-malese di prendere parte alla prossima stagione con le vetture di quest’anno, con la speranza che mantenendone la visibilità, la Caterham possa riuscire a trovare un acquirente.
Considerando le novità decise fino a questo momento per la stagione 2015, compresa la cancellazione dei doppi punti nell’ultima gara della stagione, il prossimo mondiale di Formula 1 almeno sulla carta si prospetta interessante, con la speranza che vi siano una o più scuderie in grado, se non di interrompere, quanto meno di impensierire la schiacciante supremazia messa in mostra quest’anno dalla Mercedes.