Basket: good luck Datome!
L’ex capitano della Virtus, neo giocatore dei Detroit Pistons, saluta Roma: “Cinque anni intensi, ringrazio tutti”
di Samuele Perotti
@SamuelePerotti
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Gli unici titoli Luigi “Gigi” Datome li ha vinti a Siena (scudetto 2003/04 e supercoppa italiana 2004) ma la sua carriera è legata indissolubilmente alla maglia della Virtus Roma. Cinque stagioni all’ombra del cupolone l’hanno fatto maturare tecnicamente e mentalmente. La scorsa estate la scelta di vita di restare un altro anno nella capitale gli ha consentito di conquistare il titolo di Mvp del campionato prima e la NBA poi: “Voglio ringraziare tutti. Sono stati 5 anni intensi, anche con momenti negativi ma per fortuna sono finiti bene con sorrisi ed entusiasmo. Grazie a Roma sono arrivato in NBA e lo ricorderò sempre”.
AVVENTURA IN NBA – Molte franchigie l’hanno cercato ma alla fine l’ala sarda ha sposato la causa dei Detroit Pistons: “Ho scelto la soluzione tecnica in cui mi rivedevo meglio. Loro cercavano un tiratore ed un atleta e con dei centri dominanti come i loro cercavano qualcuno che aprisse il campo. Penso che potrò avere i miei spazi per vedere se valgo la NBA”. Datome sta vivendo un sogno, sa che sarà difficile ma parte con le idee chiare: “Voglio essere uno della squadra e non uno del roster. Ci sarà un periodo di adattamento o magari periodi negativi dopo un buon avvio, ma tutto questo non mi spaventa”.
Intanto in settimana ha firmato il contratto, visto i luoghi dove giocherà e ha conosciuto di persona Joe Dumars, bandiera dei Pistons e attuale GM: “Essere stato scelto da lui mi dà fiducia. E il fatto che mi abbia detto che farò bene mi ha da molta carica. É una persona pacatissima, educata e mi ha dato già tanti consigli”. Non di persona ma ha potuto parlare anche con il suo nuovo coach, Maurice Cheeks: “So che gli piaccio, mi ha confermato la scelta tecnica e il perché mi hanno scelto”.
NAZIONALE – Con l’ex capitano della Virtus sono 4 gli italiani che giocheranno il prossimo campionato NBA. Out per l’infortunio al ginocchio Gallinari, Belinelli e Bargnani ritroveranno Datome, in nazionale per affrontare gli Europei: “L’entusiasmo è alle stelle, ma prima c’è la nazionale. Sarà un’estate importante in maglia azzurra vorremmo stupire come abbiamo fatto con l’Acea Roma quest’anno”.
I presupposti per fare bene ci sono tutti ma occhio a non farsi ingannare, in Slovenia non sarà facile. Il girone (esordio con la Russia il 4 settembre, poi Turchia, Finlandia, Grecia e Svezia) è tutt’altro che facile e c’è da ricostruire l’alchimia giusta delle qualificazioni: “C’è tanto entusiasmo ma bisogna stare attenti. La nazionale ha sempre fatto risultati con la chimica di gruppo. Siamo tutti giocatori con un buon valore tecnico, se ognuno di noi mette da parte un po’ del suo ego, potremo toglierci soddisfazioni”. L’obiettivo è ben figurare ma il sogno è centrare il podio. In questo modo non solo la nazionale si qualificherebbe per il mondiale: “Il nostro movimento è in crisi e ha bisogno di un risultato così. Si creerebbe più lavoro, più entusiasmo”.
VIRTUS ROMA – Terminati i ringraziamenti di rito, c’è stato spazio anche per un salto al passato e uno al futuro con al centro dell’attenzione la squadra romana. “Mi porterò il bagno di folla dopo la vittoria in gara-7 con Cantù. Quando rivedo quei momenti mi vengono ancora i brividi. É stato un momento incredibile”. Datome indosserà anche a Detroit la maglia numero 13 ma la sua umiltà si vede anche di fronte alla possibilità che la sua canotta giallorossa venga ritirata: “La maglia di Tonolli va ritirata (si tratta ancora un possibile rinnovo), non la mia. Tonno è una bandiera, io sono stato solo un giocatore importante. Un giocatore ha una sola carriera e lui l’ha data alla Virtus Roma”.
Intanto dopo aver rinnovato Taylor durante la scorsa stagione, aver ufficializzato il nuovo coach e l’acquisto di Hosley, sono arrivate in settimana le riconferme di D’Ercole e Goss. Datome non ha dubbi: “Sono contento che Jordan, Phill e Lollo siano rimasti. C’era bisogno di un punto di continuità per i nuovi che arriveranno e anche per il pubblico. Hosley mi piace un sacco, è uno tosto, mentre Dalmonte è un coach molto preparato e appassionato. É scrupoloso e un gran lavoratore, per questo farà bene”.
Nonostante queste buone basi, non bisogna però pretendere troppo: “Dobbiamo ricordarci che il budget sarà leggermente superiore allo scorso anno. L’obiettivo sarà ricreare l’ambiente che c’era al palazzetto lo scorso anno. Non ci dovranno essere aspettative di finale ma bisogna ripartire dagli obiettivi dello scorso anno. Non facciamo paragoni, la stagione appena conclusa è irripetibile anche per piccole cose che sono successe”.
Il legame che ha con la città e la squadra capitolina fanno sì che Datome non chiuda nessuna porta per un possibile ritorno: “Ritornare sarebbe una cosa bella, romantica. Ma non posso fare promesse. In una carriera tutto può succedere. Intanto io spero che quando torno dalla NBA la Virtus Roma ci sia ancora. Non dimentichiamoci quello che stava per succedere un anno fa”.