Alla scoperta del volontariato digitale con Happy Angel
Una piattaforma che connette associazioni non profit e Volontari digitali di tutta Italia. L’obiettivo? Costruire una community “che faccia fluire il potenziale del digital dove ce n’è più bisogno”. Ne abbiamo parlato con Isadora Casadonte, Team Coordinator di Happy Angel.
“Abbattere il muro delle distanze e far sì che tutto il potenziale del digital fluisca dove ce n’è più bisogno”. Quando ho visitato il sito di Happy Angel questa frase mi ha colpito molto. In che modo la vostra associazione riesce ad abbattere le distanze?
Dopo questo lungo periodo di pandemia, durante il quale ognuno di noi si è imposto di mantenere le distanze, suona strano volerle abbattere, vero? In realtà Happy Angel ha tratto molti spunti dai limiti e dalle potenzialità emerse dalla diffusione del Covid nel nostro Paese, con lo sguardo rivolto a come il mondo del non profit ha reagito e si è mosso in questa situazione così fuori dall’ordinario. Penso che siamo tutti d’accordo nel riconoscere l’importanza centrale che ha ricoperto l’online per il Terzo settore, sotto tanti punti di vista: dalla comunicazione alla raccolta fondi. Allora perché non applicare la dimensione digital anche al volontariato? La distanza geografica si può superare, perché il web ce lo permette! È così che Happy Angel è diventata una piazza virtuale, dove volontari e organizzazioni non profit si incontrano, per sviluppare insieme nuovi progetti. Nella nostra community c’è un’associazione di Roma supportata da un videomaker di Bologna, una non profit di Fidenza aiutata da una social media manager di Venezia, un’organizzazione di Lugano che può contare su traduttrici di Milano e Villa San Giovanni. Insomma, il circolo virtuoso che si innesca è proprio questo: il potenziale del digital arriva alle organizzazioni. Grazie al digital stesso, che consente ai volontari di collaborare da remoto, abbatte metaforicamente i chilometri che li dividono dalla loro non profit.
La pandemia come sappiamo ha costretto milioni di cittadini a rinchiudersi in casa, bloccando di fatto tante, troppe attività di volontariato fondamentali per la sopravvivenza di un grande numero di persone. In questo 2021 che pian piano sta accogliendo una “ripresa”, che ruolo può svolgere la vostra piattaforma?
Credo che in questo quadro legato alla ripartenza, Happy Angel possa svolgere due compiti importanti: Il primo è mettere (o ri-mettere) in contatto le persone, proponendo ai volontari esperienze che restituiscono tantissimo. Sono convinta infatti che il volontariato digitale conservi tutta la bellezza del volontariato “tradizionale” perché consente di intessere nuove relazioni, acquisire una prospettiva diversa, mettere alla prova le proprie competenze oltre che le proprie doti umane. Insomma, fare i volontari digitali non è facile, ma è proprio questo il bello! Non a caso, su Happy Angel sono soprattutto i più giovani a candidarsi agli annunci, spesso per sperimentare il volontariato per la prima volta. Dopo un anno di socialità limitata, in tanti hanno voglia di confrontarsi, partecipare ad un progetto condiviso e mettere a disposizione le proprie capacità per una causa importante.
Il secondo compito che può svolgere Happy Angel è incoraggiare la digitalizzazione nelle piccole (a volte anche nelle medie) organizzazioni non profit. Come dicevamo prima, la pandemia ha reso ancora più evidente il potenziale enorme del web, ma non tutte le Associazioni lo sfruttano a pieno perché spesso non hanno il budget per remunerare un professionista. Se però queste organizzazioni trovano un social media manager, un videomaker, un programmatore che fornisce loro soluzioni e consigli utili in modo volontario, allora quel potenziale riescono a coglierlo. Ho letto annunci di Associazioni che volevano rifare il loro sito per renderlo più “user friendly”, ottimizzarlo in chiave SEO oppure tradurlo, per renderlo accessibile a tutti. O, ancora, annunci di organizzazioni che volevano fare un restyling del logo o creare le grafiche per la campagna del 5×1000. Insomma, da parte delle non profit la sensibilità verso l’online e la consapevolezza della sua importanza sta crescendo moltissimo, servono però i professionisti che le supportino in questo percorso di digitalizzazione. Con la sua community di volontari digitali, Happy Angel prova a fare la sua parte in questo senso.
Accanto al concetto di fundraising si affianca quello di “people raising”, l’attività di ricerca e selezione dei volontari. Qual è dunque l’organizzazione messa in campo da Happy Angel per creare un network tra chi necessita di un supporto e chi decide di spendere il proprio tempo per aiutare le associazioni?
Tutte le organizzazioni non profit si dedicano, con modalità e strumenti diversi, alla ricerca dei propri donatori, ma non sono molte quelle che approcciano l’attività di people raising. Forse perché trovare nuovi volontari non sempre è facile, ci vuole tempo e ci vuole anche metodo. In questo senso, Happy Angel può essere uno strumento semplice (e gratuito) da utilizzare, per entrare in contatto con nuovi volontari digitali.
Ci si può iscrivere alla piattaforma sia come Volontario che come Associazione. In entrambi i casi, una volta ultimata la registrazione, consigliamo di aggiornare il profilo come se si trattasse di un social network! Se sei un Volontario dovrai inserire il tuo nome, i tuoi contatti, una presentazione, il settore nel quale vuoi mettere a disposizione le tue competenze e così via. Se sei un’Associazione, dovrai inserire i tuoi contatti e una presentazione dell’organizzazione, ma anche i riferimenti del tuo sito e dei tuoi canali social, la causa per cui operi, etc. Quanto più il profilo sarà ricco di informazioni, tanto più racconterà in modo esaustivo chi è quel Volontario e cosa fa quell’Associazione. Riprendendo l’esempio del profilo social, possiamo dire che ognuno di noi, cercando una persona o un’organizzazione online, rimane deluso quando trova un profilo sguarnito, non aggiornato o addirittura vuoto, no? Ecco, lo stesso vale su Happy Angel.
Una volta registrate, le Associazioni possono vedere l’elenco di tutti i volontari iscritti sulla piattaforma, divisi per settore, e possono contattarli direttamente attraverso un form dedicato. In più, la non profit può utilizzare la bacheca di Happy Angel per pubblicare un annuncio, dove presentare il progetto che intende realizzare e descrivere il volontario digitale di cui ha bisogno per portarlo a termine. È a questo punto che noi di Happy Angel ci attiviamo: segnaliamo l’annuncio ai volontari iscritti al portale e lo diffondiamo sul web attraverso le nostre Ambassador, per raggiungere anche potenziali volontari che non sono ancora iscritti alla piattaforma. Così arrivano le candidature (che l’Associazione può gestire dal proprio profilo) e si apre la possibilità, per la non profit, di conoscere nuovi volontari da accogliere nel proprio team. Questa è la nostra organizzazione interna. Come sempre, dietro alle cose che funzionano, c’è un lavoro di squadra!
Intervista a cura di Graziano Rossi
Immagine di copertina via happyangel.it