Giacomo o Bambi? Il mondo dei transessuali visto con gli occhi di Emiliano Reali
Emiliano Reali, scrittore e sceneggiatore romano, porta a galla l’emisfero sommerso delle realtà transessuali con un racconto duro ma delicato. “Se Bambi fosse trans?” affonda le mani nella psicologia ferita dell’uomo contemporaneo e nel suo rapporto con la sessualità
“Durante le ore successive si fanno vivi esclusivamente i classici clienti-tipo. Sposati, con la pancia, spesso anziani. Che vanno con transessuali e travestiti solo per dare alle loro perversioni e al loro desiderio di maschio una parvenza di normalità, dato l’aspetto femminile della controparte”.
Scoprire di essere qualcuno che non si è, scoprire di avere qualcosa che non si vuole, prendere consapevolezza che la Natura non tradisce e non esige tradimenti e che, oltretutto, chi nasce uomo fuori non è detto che lo sia anche dentro.
“Se Bambi fosse trans?” (Meridiano Zero), primo libro della trilogia di Emiliano Reali che comprende anche i sequel “Maschio o femmina?” e “Ad ogni costo”, non è solo un racconto che scoperchia la realtà sommersa del mondo transessuale italiano (e non), è qualcosa di più, perché le parole di Emiliano Reali, che si fa portavoce della storia di Giacomo/Bambi, non descrivono solo l’esperienza di un uomo che vorrebbe essere donna, ma toccano le corde più intime dell’individuo in quanto tale, dell’essere umano in tutte le sue sfaccettature.
Giacomo è un giovane del Nord Italia, regolarmente fidanzato con la sua ragazza storica, Luana. Entrambi, precisa fin da subito l’autore, sentono il desiderio, dopo il diploma, di costruire un futuro insieme, lontano dal luogo di origine e lontano, in primis, dalle rispettive famiglie.
Dunque, già si profila la prima avvisaglia di malessere: scappare, obiettivo numero uno. Ma non tanto per edificare, scientemente, un destino comune, quanto per fuggire dalle loro stesse vite.
Giacomo in balìa di se stesso e dei suoi desideri, che mai la propria famiglia avrebbe potuto – né voluto, nonostante gli elementi a disposizione – capire. Luana in balìa della famiglia stessa, in balìa soprattutto di un padre il cui obiettivo principale è quello di dare ai Parmesan (un’azienda, più che un vero nucleo familiare e affettivo) un erede degno di quel nome, assennato e soprattutto con una laurea in Giurisprudenza.
Ma se Luana, in qualche modo, crede nell’amore che prova per Giacomo ed è terrorizzata al solo pensiero di restare sola, Giacomo sa già che la storia con Luana è solo una copertura e che non riuscirà ancora per molto a tenere a bada la sua vera natura, quella di Bambi.
Dunque, dopo essersi trasferiti a Roma e aver dato alla loro nuova esistenza un’apparente stabilità, Giacomo incontra Desideria, la trans che lo “educherà” affinché Bambi, la natura femminile di Giacomo, venga fuori in tutto il suo splendore fatto di lustrini e paillettes.
Il mondo della prostituzione, però, è insidioso, subdolo e pericoloso.
Giacomo, travestito da Bambi e bello da far invidia ad una donna per così dire “vera”, scoprirà la difficoltà di gestire un’identità doppia: a rischio non c’è solo il rapporto con Luana, divenuta ormai soltanto una “copertura ufficiale” ma necessaria, ma soprattutto c’è la propria incolumità. I clienti non sono sempre carini e gentili, anzi, tra di loro si annidano, spesso, delle vere e proprie belve rabbiose.
Quello di Emiliano Reali è un racconto che strizza decisamente l’occhio alla sceneggiatura cinematografica, di pari passo con la natura professionale dell’autore. Ma, al di là dello stile – schietto, diretto, senza sbavature, mai volgare – ciò che rende autentico e vero questo libro è l’indagine psicologica che c’è dietro la storia narrata.
Qui, nonostante il focus sia su Bambi e sul mondo delle transessuali, l’attenzione è posta sull’individuo in quanto tale, sulle debolezze della non scelta, o meglio, sulla paura generata da una paura ancora più grande: quella di rimanere soli, lontani da quei luoghi comuni che eviteremmo come la peste se solo non ci dessero tanta tranquillità.
Se Giacomo, pur nel suo atteggiamento subdolo, a tratti meschino quando sembra dimenticare l’affetto nei confronti di Luana, mancandole di rispetto e tenendole nascosta la sua vera indole – ma, tuttavia, scegliendo di andare fino in fondo, nel rispetto di sé e della propria scelta – Luana, dall’altra parte, è forse, pur nella sua “normalità” (e per normalità intendo semplicemente ciò che tutti ci aspettiamo sia tale) la vera perdente.
Terrorizzata dalla solitudine, immobilizzata dalla paura di non farcela da sola a reggere i colpi di quella nuova vita nella Capitale, la giovane donna decide di ignorare ciò che la circonda, sceglie di tappare occhi e orecchie pur di avere accanto a sé il fidanzato di sempre, quel Giacomo che, a sua insaputa, tutti i giovedì, in strada, vicino alle Terme di Caracalla, diventa Bambi.
Sarà la scomparsa di Desideria, “maestra” di Giacomo, e il successivo episodio di violenza, a segnare la spaccatura insanabile tra le due nature di Bambi.
La violenza del pregiudizio e, sopra ogni cosa, il terrorismo psicologico che deriva dall’ignoranza, spingono Giacomo alla menzogna e, a fasi alterne, al tradimento verso se stesso. Rinnegare la propria esperienza di vita, tentare di distruggere la vera natura, è il crimine più grande che un essere umano può compiere verso se stesso. Giacomo lo sa, e pagherà a caro prezzo questa scelta iniziale.
Emiliano Reali, con la delicatezza e la sensibilità dell’artista, tratteggia una storia feroce perché fatta di verità, mette a nudo le falle della psicologia umana e scopre gli altarini del perbenismo, trascinandoci quasi nell’appassionata atmosfera che è stata de Le fate ignoranti.
Un racconto coraggioso, per stomaci forti.
Se Bambi fosse trans?
Emiliano Reali
Meridiano Zero, 2015
pp. 96
Giulia Ciarapica
*articolo aggiornato al 24 luglio 2018