Pallanuoto. Recco esagera: 9° titolo di fila
Leonessa Brescia domata in tre gare: è lo scudetto numero 28 nella storia dei liguri
di Gabriele Farina
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La dura legge di Recco. La dinastia dei liguri. Un dominio incontrastato in vasca. Scegliete voi l’immagine che preferite, ma la sostanza non cambia: la Pro Recco è campione d’Italia per il nono anno di fila.
Brescia ha cercato di contrastare un regno che sta diventando un impero, però c’è stato poco da fare: Leonessa domata e la terza stella che si avvicina. I recchesi la stanno costruendo, spigolo dopo spigolo, sin dalla stagione 2005-06, in cui hanno batterono in quattro gare (6-9, 11-7, 12-10, 7-5) il Posillipo.
L’anno dopo i campani avevano cercato il riscatto, senza però invertire la tendenza: ancora una vittoria prima della bella (17-13, 11-12, 12-10 10-4) per il titolo numero 21. Si arriva a 22 contro i bresciani, sconfitti con un secco tre a zero (9-4 10-9 10-5). Nella stagione 2008-09 torna in finale Posillipo, però i margini non ci sono: nuovo tris (10-7 11-5 12-7) e sono ventitré.
La finale dell’anno dopo è un derby con Savona. I Rari Nantes avevano inflitto due delle tre sconfitte stagionali ai “cugini”, chiudendo al primo posto e relegando i biancocelesti al secondo posto. Sul più bello, la Pro Recco è tornata con prepotenza: tre gare, tre vittorie (7-4 10-9 10-8) e scudetto in cassaforte.
Nel 2010-11 diminuiscono le gare della serie (da cinque a tre) e torna la stessa finale. I biancorossi vincono la seconda (11-10), però i recchesi mantengono il fattore piscina nelle altre due (12-9 10-6) e possono fare ancora festa. Un anno dopo torna Brescia, che non riesce però a fermare la corsa di una squadra che ha perso solo due partite in stagione, senza mai chinarsi nei playoff.
La Leonessa si rilancia il campionato successivo, strappando il primo posto ai liguri al termine della regular season. Le due squadre si incontrano di nuovo in finale, dopo aver ottenuto un record di quattro vittorie e zero sconfitte prima dell’ultimo atto. Recco espugna Brescia ai vantaggi (8-7), poi vince di slancio (13-5) per ottenere il titolo numero 27.
Il ventottesimo è storia recente. La Pro Recco perde una sola gara (11-9 a Brescia) in stagione regolare e una nei playoff (7-6). È il secondo incontro della finale, la “colpa” è ancora una volta dei lombardi, che con un centro diAlessandro Nora (talento di Mirandola, già argento ai Mondiali Juniores) porta la sfida alla bella.
Dopo il 7-6 di gara 1, i liguri riservano a Brescia la stessa accoglienza riservata alla Florentia e a Savona: due vittorie (la seconda per 12-7 al termine di un incontro duro) e giunge lo scudetto numero 28.
La Pro Recco era già riuscita nell’impresa del “nonuplete” tra il 1964 e il 1972. Il prossimo anno può fare ancora meglio per chiudere la terza stella … tutto di un fiato.