Forlì riscopre il Novecento

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In mostra l’arte e la vita in Italia nel periodo compreso tra le due guerre

di Silvia Cresci

fonte immagine: http://agtromagna.blogspot.it

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Ci sarà la prima metà del Novecento in mostra nei prossimi giorni ai Musei di San Domenico di Forlì. Con l’esposizione Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre, che aprirà i battenti il prossimo sabato 2 febbraio, si vuole dare spazio a quelli che furono anni molto importanti per il delinearsi di nuove tendenze artistiche e che videro indirizzarsi l’interesse generale verso tematiche alternative rispetto a quelle che avevano caratterizzato il secolo precedente.

La mostra, a cura di Fernando Mazzocca, è realizzata in collaborazione con diversi musei, tra cui la Galleria d’Arte Moderna e il Museo del Novecento di Milano, i Musei Vaticani e la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. Sarà possibile visitarla fino al 16 giugno e chi vorrà approfondire potrà prendere parte anche a visite guidate a tema e conferenze che saranno organizzate in collaborazione con il  Mic – Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.

La mostra è il secondo tassello di un’iniziativa biennale intitolata Progetto Novecento”, ideata dalla Fondazione Casse dei Risparmi di Forlì e avviata lo scorso anno con l’esposizione dedicata al grande scultore del XX secolo Adolfo Wildt (1868-1931). Quella mostra, ospitata a sua volta nelle sale dei Musei di San Domenico, riscosse un grande successo anche da parte della critica e vide la partecipazione di ben 60.000 visitatori.

Quest’anno, quello che è stato definito il dittico forlivese” dedicato al Novecento, prosegue con questa seconda esposizione, dalle prospettive più ampie della precedente, in quanto focalizzata sull’arte e sulla vita di un intero trentennio. Il periodo d’interesse è infatti quello compreso tra il finire della Prima Guerra Mondiale e il 1943.

Si prende spunto dalla frase del letterato Massimo Bontempelli, che disse che “il Novecento non comincia che un poco dopo la guerra e si dà largo spazio al periodo Fascista, poiché il Regime influenzò notevolmente l’arte, soprattutto nell’ambito dell’architettura, con un largo impiego, tra l’altro, sia della pittura murale che della scultura monumentale. Furono anni in cui si tennero grandi mostre e furono indetti diversi concorsi per gli artisti. Fu allora, del resto, che la stessa città di Forlì si ritrovò a essere interessata da una serie di cambiamenti a livello urbanistico, con la costruzione di nuovi edifici.

L’esposizione prende in esame tutte le forme d’arte che caratterizzarono quegli anni. La pittura e la scultura sono sempre al primo posto, ma saranno presenti anche opere di grafica, fotografie, ori, elementi di arredo, murales, manifesti e opere d’architettura.

In quattordici sezioni saranno dunque esposte le opere rappresentative dei più grandi esponenti dell’arte di quei decenni, tra cui Balla, Boccioni, Carrà, De Chirico, Morandi, Manzù e Guttuso.

Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre”

Forlì, Musei di San Domenico

2 febbraio – 16 giugno 2013

Orari: 9.30 – 19.00 (martedì – venerdì); 9.30 – 20.00 (sabato, domenica e festivi)

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