Roma, la Capitale europea del “sudiciume”
Un sondaggio Eurostat incorona la Capitale italiana come “la città più sporca d’Europa”. Lo stato d’emergenza di Roma non risparmia nemmeno la cosiddetta mobilità sostenibile
È Roma la capitale più sporca d’Europa. A decretarlo, in un sondaggio, è l’Eurostat. L’Ufficio Statistico Europeo nel corso del 2015 ha preso in esame 109 città europee, analizzandone il grado di pulizia in base alle percezioni dei propri cittadini. La città Eterna è, dunque, arrivata ultima in questa particolare classifica. Solo il 9% dei cittadini, infatti, si è detto soddisfatto del grado di pulizia.
Dati che non stupiscono affatto i romani, ma non solo loro, da anni costretti a fare i conti con una vera e propria emergenza rifiuti. Le lamentele che da tempo prendono d’assalto il web, infatti, arrivano in molti anche dai turisti in visita a Roma. Costretti ad affrontare disagi enormi, dovuti alla totale incuria e alla mancanza di una rete di mobilità degna di una capitale europea.
Carlo Rienzi, presidente dell’Associazione dei consumatori, ha commentato così l’esito del sondaggio: “L’Eurostat certifica in modo ufficiale ciò che è sotto gli occhi di tutti e che il Codacons denuncia da anni. A Roma la raccolta rifiuti non funziona e i cittadini sono costretti a subire la sporcizia imperante di strade e marciapiedi, specie nelle periferie sempre più abbandonate. Ciò avviene nonostante i cittadini della Capitale siano soggetti a una tariffa rifiuti più elevata delle altre città italiane: per tale motivo invitiamo gli utenti a ribellarsi, chiedendo la riduzione della bollettaTari“.
Dall’indagine Eurostat la città più pulita è Ventspils, cittadina di 42mila abitanti in Lettonia, dove il 99% dei suoi abitanti si è detto soddisfatto delle condizioni della città. Segue un’altra città lettone, Valmiera, con il 97% di gradimento. A pari merito, con il 95%, le città di Oviedo in Spagna e la città di Lussemburgo. Vienna raggiunge il 90% di gradimento e Helsinki l’80%. Diminuisce drasticamente la soddisfazione dei parigini, la cui città raggiunge solo il 49%, Bruxelles il 45%, Atene 41%, Madrid scende al 38%, Sofia al 29% fino ad arrivare in fondo alla classifica con Roma che ottiene il solo 9% di soddisfazione.
La metropoli è, quindi, fanalino di coda in Europa per grado di pulizia e suoi cittadini sono sempre più indignati. Così tanto preoccupati da chiedere all’Amministrazione locale un ufficio di pronto intervento. Come se bastasse poi, all’emergenza rifiuti si unisce un altro annoso problema: la mobilità e la sicurezza stradale.
È quanto emerge dal report “Living. Moving. Breathing. Ranking of European Cities in Sustainable Transport” realizzato dal Wuppertal Institute, su commissione di Greenpeace. Ebbene lo studio, che analizza la mobilità urbana di 13 città europee quali Berlino, Londra, Vienna, Bruxelles, Mosca, Roma, Zurigo, Parigi, Amsterdam, Copenaghen, Oslo, Budapest e Madrid, incorona Copenaghen, Amsterdam e Oslo come le migliori in materia di sicurezza stradale. Lasciando l’ultimo posto a Roma. Nella categoria della mobilità attiva Amsterdam è prima, Roma dodicesima e ultima Mosca. Per quel che riguarda la sicurezza stradale,invece,nella Città Eterna nel corso del 2016, ben 47 pedoni sono stati coinvolti in incidenti mortali e 25 ciclisti.
Andrea Boraschi, responsabile della campagna trasporti di Greenpeace, ha dichiarato a tal proposito che “Se Roma vuole incrementare la mobilità sostenibile, deve cominciare a proteggere pedoni e ciclisti dal traffico motorizzato, che nella Capitale risulta aggressivo e troppo spesso mortale”.
Un quadro, dunque, preoccupante e avvilente, che incorona Roma come la peggiore città europea su temi ambientali di grandissimo rilievo e che coinvolgono la vita di tutti noi, in quanto aspetti essenziali per la nostra stessa sopravvivenza.
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