Una delegazione italiana torna al valico di Rafah per entrare a Gaza
L’iniziativa umanitaria è promossa da AOI, ARCI e Assopace Palestina, in partenza dal 16 al 19 maggio per il valico di Rafah e la Striscia di Gaza, con la partecipazione anche di 15 parlamentari, 2 eurodeputati, 13 giornalisti, accademici ed esperti di diritto internazionale.
Una delegazione italiana torna al valico di Rafah, per tentare di entrare nella Striscia di Gaza.
Nella sala Walter Tobagi della Federazione Nazionale della Stampa Italiana a Roma si è tenuta la conferenza stampa di lancio di un’importantissima iniziativa umanitaria promossa da AOI – Associazione delle Organizzazioni Italiane di cooperazione e solidarietà internazionale, ARCI e Assopace Palestina, in partenza dal 16 al 19 maggio per il valico di Rafah e la Striscia di Gaza.
Alla carovana solidale parteciperanno, oltre agli operatori e alle operatrici delle organizzazioni della società civile, anche 15 parlamentari, 2 eurodeputati, 13 giornaliste e giornalisti, accademici ed esperti di diritto internazionale.
Durante l’incontro sono stati presentati obiettivi umanitari, finalità politiche e programma della missione, con gli interventi di
- Silvia Stilli, Presidente di AOI
- Walter Massa, Presidente di ARCI
- Luisa Morgantini, Presidente di Assopace Palestina
- On. Stefania Ascari, Movimento 5 Stelle
- On. Laura Boldrini, Partito Democratico
- On. Marco Grimaldi, Alleanza Verdi e Sinistra
- On. Cecilia Strada, europarlamentare, Alleanza progressista di Socialisti e Democratici
E poi, un messaggio, durissimo, chiarissimo, veritiero, da parte di Issam Younis, Direttore del Al Mezan Center for Human Rights in Gaza.
A seguire, qui in basso, interviste e riprese ai partecipanti della conferenza stampa di oggi:
On. Laura Boldrini (Partito Democratico): “Ringrazio sentitamente l’AOI, l’Arci, Assopace Palestina, per organizzare una delegazione che è un unicum, sia ben chiaro, quello che stiamo facendo non è qualcosa che si ripete ogni giorno. […] Abbiamo messo insieme l’Italia, l’Italia che non ci sta alla violenza, alla violazione dei diritti umani, alla cancellazione del diritto internazionale, che non ci sta all’idea che un popolo possa essere sterminato […], perché noi non ci ritroviamo nelle politiche di cancellazione di quello che sta accadendo, di oscuramento di quello che sta accadendo.”
On. Stefania Ascari (Movimento 5 Stelle): “È un dovere tornare lì per dare voce a chi non ce l’ha e soprattutto per rompere questo silenzio colpevole dell’Occidente, dello Stato italiano a livello internazionale e anche degli stati arabi che non hanno mosso un dito per aiutare il popolo palestinese.”
Articolo, riprese e interviste a cura di Graziano Rossi
Montaggio e grafiche social a cura di Chiara Cecchini e Graziano Rossi