Il caos controllato dei Godspeed You! Black Emperor a Largo Venue di Roma
I Godspeed You! Black Emperor sono un animale rabbioso, una fotografia sfocata, ordine senza potere. E noi comuni mortali abbiamo avuto l’onore di vederli dal vivo a Largo Venue.
Lunedì sera è una serata a perdere per fare concerti, anche a Roma e soprattutto post-Covid: la gente riprende lentamente confidenza con la settimana lavorativa dopo i bagordi del weekend e per molte band mettere un concerto il primo giorno della settimana è un suicidio al botteghino, ma a quanto pare non per i canadesi Godspeed You! Black Emperor che fanno sold out a Largo Venue.
Certo il Largo non è l’Atlantico Live (capienza di 2.500 persone) dove inizialmente il concerto era previsto, ma forse per uno show del genere il club di Roma Eur sarebbe stato troppo dispersivo. Possibile quindi che il cambio location non abbia avuto una logica prettamente commerciale. Fatto sta che il Largo era colmo di gente, tanto che la memoria di chi scrive non ricorda il locale di Via Prenestina mai così pieno.
Venendo al sodo, i GY!BE sono nove musicisti (chitarre, basso, contrabbasso, violino, batteria, percussioni) ai quali si aggiungono le proiezioni che sono parte integrante dello show che la band canadese ha portato in questi giorni in Italia. Da Bologna (Estragon) a Milano (Alcatraz) passando per Roma, gli artisti con base a Montreal hanno portato in scena parte di G_d’s Pee AT STATE’S END! il loro ultimo lavoro in studio del 2021 che racchiude in 50 minuti un post rock abrasivo, improvvisato e caotico.
Almeno nello show che abbiamo seguito a Roma, più che ad un’esecuzione lineare dell’ultimo disco, abbiamo assistito in realtà ad un insieme di suoni e proiezioni apparentemente improvvisati, ma congeniati e legati da un filo conduttore unico, che hanno condensato l’essenza del lavoro che la band ha costruito fin dalle sue fondazione nel 1994 (“l’album di debutto” in realtà è una musicassetta dal titolo All Lights Fucked On The Holy Amp Drooling, ma per un vero e proprio EP, F#A#Infinity, aspetteranno il 1997 e il loro catalogo complessivo conta 7 LP e un EP).
Stupefacente lo show nel suo complesso: dalle proiezioni sul maxi schermo a quel caos controllato fatto di pezzi di rumore musicale dove post-rock, drone-music, minimalismo, chamber music e psichedelia si fondono insieme regalando allo spettatore uno spettacolo unico al mondo.
I Godspeed You! Black Emperors sono un animale rabbioso e un bene prezioso che ci ricorda che nella musica e nell’arte in generale nulla è scontato, che le regole possono essere messe da parte per lasciare spazio all’anarchia musicale vera e propria. E forse è proprio questo l’intento della band di Montreal.
Articolo di Damiano Sabuzi Giuliani
Foto di Marta Bandino