Giorni minuti
Nei racconti brevi di Francesco Carraro, attimi vissuti intensamente che fanno riflettere, sensazioni uniche ma anche istanti in cui è facile ritrovarsi
di Clarissa Coppola
A chi, per esempio, non è capitato di trascorrere il classico pranzo pasquale a tavola con i parenti a fare discorsi ma intanto nella mente divagare con i pensieri?
Ecco in tutto trentasette racconti ambientati per lo più in Veneto, come si deduce dal tipico dialetto usato nei dialoghi dai personaggi e omaggio alla terra d’origine dell’autore. Francesco Carraro ci parla di situazioni reali, in un’opera giovane che descrive la vita quotidiana fatta di semplici gesti a cui molto spesso non si presta la dovuta attenzione.
Il libro si divide due parti: una racconta gli attimi che non si vorrebbero vivere, l’altra i momenti che si rimpiangono. Due sezioni, dunque, che descrivono emozioni più o meno forti. Molto spesso però subentra la noia, restiamo inchiodati alla staticità, non prendiamo quelle decisioni che andrebbero prese e restiamo passivi di fronte all’opportunità di fare qualcosa. E così lunghe attese che sembrano non arrivare mai e quando poi alla fine arrivano svaniscono, sparendo in un lampo.
“Giorni minuti” è una raccolta che ci rende consapevoli del tempo che viviamo. L’autore entra nella mente dei protagonisti dei suoi racconti facendoci scorgere il loro punto di vista, come in una sorta di monologo interiore. Già nel titolo gioca, inoltre, sulla contrapposizione; i giorni possono essere infatti frazionati in molteplici minuti ognuno diverso dall’altro ma il tempo che li compone ovviamente è dilatato e dipende dalla percezione personale. Una scrittura semplice e lineare che sa concentrare in poche pagine squarci di vita a volte lunghi un’eternità e circostanze che a tratti possono assumere un significato enorme.
Anche se si occupa principalmente di altro, Francesco Carraro coltiva la passione per la scrittura, come dimostrano la pubblicazione (sempre per la casa editrice Aracne) di una serie di racconti mistery dal titolo “Il bacio della cattiva notte” e del romanzo a puntate sul web dai toni apocalittici intitolato appunto “Il diario dell’apocalisse”innovativa formula a partire dal fatidico dicembre 2012.
Francesco Carraro, nato a Padova nel 1970, è titolare di uno studio legale. Tiene corsi di comunicazione, tecniche e strategia della trattativa, gestione del tempo e public speaking