Tagli alla sanità, la storia infinita/3
Pubblicato il Piano di rientro per la sanità voluto da Enrico Bondi
di Chiara Puglisi
Venerdì doveva essere la giornata decisiva, il Commissario per la Sanità nel Lazio Enrico Bondi, dopo le consultazioni con i dirigenti delle strutture ospedaliere romane, avrebbe dovuto rendere noti i provvedimenti per il risanamento della sanità nel Lazio.
Così non è stato. Con una nota pubblicata sul sito di Palazzo Chigi, Bondi ha comunicato le linee di azione e gli obiettivi del Piano di rientro per la sanità che di fatto verrà presentato a fine anno.
Il Piano di ristrutturazione dell’offerta di salute tiene conto delle criticità del sistema sanitario regionale ed è frutto del confronto serrato tra le strutture centrali della sanità della Regione e i Direttori delle aziende ospedaliere e delle aziende sanitarie locali.
Quattro sono le linee d’azione previste dal Piano: rafforzare la rete dell’emergenza, ridurre la frammentazione assistenziale, ristrutturare la logistica della rete ospedaliera con l’intento di razionalizzarla, attuare una riduzione selettiva dei posti letto destinati alle alte specialità, ridurre i giorni di degenza media attraverso una più rapida erogazione delle prestazioni e attuare un monitoraggio capillare delle dimissioni ospedaliere. Il Piano deve far fronte al deficit per l’anno 2013 che si aggirerebbe intorno ai 900 milioni di euro.
Le criticità che Bondi si prefissa di fronteggiare sono principalmente due: l’assistenza territoriale e la frammentazione delle prestazioni che si riflette sulla qualità e tempestività delle prestazioni stesse.
La Regione, per suo conto, ha il merito di essere intervenuta su numerosi fronti, dall’introduzione di un sistema di pagamenti per i fornitori che garantisce la possibilità di sconti sulle fatture al sistema di controllo sulle aziende sanitarie all’attuazione della prescrizione elettronica delle ricette, tutti passi che mirano a tagliare le spese.
Nel frattempo però le istituzioni governative e locali devono far fronte alle proteste dei lavoratori del settore sanitario.
È fissata per l’11 dicembre la manifestazione unitaria di tutte le sigle sindacali, che si ritroveranno sotto la sede della Regione Lazio uniti dallo slogan “Chi taglia distrugge” per manifestare il proprio dissenso contro i tagli imposti dalla spending review.
Intanto proseguono le proteste e l’occupazione dei maggiori ospedali romani.
Il Cto è in forte agitazione da giorni, davanti l’ospedale campeggia uno striscione “Per colpa di Monti e Bondi diventeremo tutti vagabondi” ed è un continuo via vai di persone che portano ogni sorta di sostegno. Tutto il quartiere della Garbatella, che ospita la struttura ospedaliera, è della parte dei lavoratori, compreso il minisindaco del Municipio XI della Capitale.
Anche il Papa durante l’Angelus dell’Immacolata ha rivolto parole preoccupate per la situazione della sanità romana auspicando che si trovi presto una soluzione.
Ricordiamo che la sanità cattolica a Roma è al collasso: dall’Idi, eccellenza per le cure dermatologiche, al Policlinico Gemelli, sono migliaia le persone che rischiano il posto di lavoro.
Il commissario Enrico Bondi incontrerà nuovamente i Direttori delle aziende sanitarie del Lazio tra una settimana, il 17 dicembre. Al momento non firmerà alcun decreto di tagli agli ospedali. Certamente la situazione si profila caratterizzata da grande confusione sia per chi è chiamato a prendere delle decisioni poco popolari sia per chi quelle decisioni le deve subire.
Se il ministro della Salute Renato Balduzzi, in visita qualche giorno fa al Campus Biomedico, non perde occasione per tranquillizzare i cittadini sulla paura di non trovare cure e posti letto negli ospedali, Federconsumatori sottolinea come l’azione di governo affidata al Commissario per la sanità stia portando al collasso il nostro già ferito sistema sanitari Nazionale.
Le prossime settimane, fino a fine anno, potrebbero essere decisive per la storia infinita della sanità del Lazio, ci aspettiamo il finale con effetto sorpresa.